L'ÉPOQUE ITALIA - Il 16 maggio 2023, lo storico magazine parigino L'ÉPOQUE fondato nel lontano 1° Ottobre 1845 a Parigi annuncia la nascita de L'ÉPOQUE ITALIA in occasione del compleanno del suo attuale proprietario e caporedattore, il principe franco-italiano Nereides Antonio Giamundo de Bourbon.
16.05.2023 © L'ÉPOQUE ITALIA
La Fondazione nel 1845
Il quotidiano L'ÉPOQUE fu fondato il 1° ottobre del 1845 al 3 rue du Coq Héron, Parigi (accanto alla sede del quotidiano La Lanterne e del Petit Figaro, entrambi situati al civico 5) sotto il patrocinio di François Guizot, del direttore della pubblicazione Bernard-Adolphe Granier de Cassagnac e la direttiva di Félix Solar fino al 1847.
Questo giornale dinastico e ultraconservatore scatenò le reazioni del giornale concorrente "La Presse" che fece ricorso al Ministero. Di grande formato (75 x 50 cm), L'ÉPOQUE si occupava di politica ma anche di scienza, diritto, commercio e letteratura.
Rilanciato nel 1865 da Ernest Feydeau, scrittore, agente di cambio, proprietario di stampa e archeologo, L'ÉPOQUE era un giornale politico, moderato e indipendente.
Il 9 marzo 1865 uscì il primo numero de L'ÉPOQUE, sottoforma di quotidiano della sera. Il nuovo giornale fu finanziato e amministrato da una società con un capitale di 400.000 franchi, situata al n. 5 di rue Coq-Héron, creata da Feydeau ed un socio, il magnate Jules Giraudeau. Quest'ultimo diventò condirettore del giornale, mentre Feydeau si riservò le funzioni di caporedattore e direttore politico.
La sua linea editoriale, che voleva essere totalmente indipendente, era liberale per quanto riguardava i diritti della stampa e dei cittadini ma conservatrice su alcuni grandi temi politici e sociali. L'ÉPOQUE assunse così un punto di vista opposto rispetto ai giornali di opposizione della fine del XIX secolo.
Il 14 giugno 1866 Feydeau vendette L'ÉPOQUE a Frédérick Terme, che divenne così il nuovo caporedattore e direttore del giornale prima di rivenderlo per 100.000 franchi ad Auguste Dusautoy, l'ex sarto di Napoleone III. Napoleone III, assistito dal generale Fleury, sembra essere stato non solo l'ispiratore de L'ÉPOQUE di Dusautoy ma anche il suo finanziatore come emerso da alcuni documenti contabili rinvenuti a Tuileries dopo la caduta del regime imperiale.
Sotto questa influenza, L'ÉPOQUE divenne la rivista non ufficiale dell'Impero liberale grazie a Clément Duvernois, direttore politico dal 1 luglio 1867, avendo Terme mantenuto la carica di caporedattore.
All'inizio del 1868, L'ÉPOQUE subì alcune modifiche, diventando un quotidiano mattutino. Duvernois divenne così il nuovo proprietario del giornale il 1 aprile dopo aver acquistato le azioni di Dusautoy. Frédérick Terme dovette quindi riorganizzare il giornale che allora aveva una tiratura di 2.900 copie.
Il 1 febbraio 1869 il giornale cessò di uscire quotidianamente e divenne settimanale prima di scomparire definitivamente.
Nel 1937, Henry Simond fondò nuovamente L'ÉPOQUE sottoforma di quotidiano. Il primo numero uscì il 9 giugno 1937. La redazione era composta da ex giornalisti de L'Écho di Parigi. Quando Henry Simond morì il 24 luglio 1937, André Pironneau ed Henri de Kérillis assunsero il titolo di condirettori mentre Raymond Cartier divenne caporedattore.
La sua posizione politica, conservatrice ma decisamente ostile al nazismo, non gli garantì un gran numero di lettori. La tiratura raggiunse le 92.000 copie all'inizio del 1938.
All'indomani dell'Anschluss, nel marzo 1938, L'ÉPOQUE fu l'unico quotidiano francese a considerare seriamente la possibilità di una guerra contro il Terzo Reich. Si oppose agli accordi di Monaco del settembre 1938.
Tuttavia, la sua pubblicazione fu interrotta il 10 giugno 1940 a causa dell'ingresso dell'esercito tedesco a Parigi. Riprese il 3 maggio 1945 con il sottotitolo "Sabotato nel giugno 1940".
Il quotidiano L'ÉPOQUE interruppe definitivamente le pubblicazioni alla fine del 1946 fino alla sua nuova rifondazione.
La Rinascita nel 1865
Dalla sua fondazione, molti giornalisti, scrittori, poeti e politici della fine del XIX secolo hanno contribuito al successo de L'ÉPOQUE ed alla sua reputazione come fonte di informazione liberale.
Nel 2023, Sua Altezza Reale il Principe Nereides Antonio Giamundo de Bourbon, diplomatico culturale e fondatore del conglomerato NDB GROUP (NEREIDES DE BOURBON GROUP) e del club diplomatico NEREIDES CLUB - INTERNATIONAL CULTURAL DIPLOMACY CORPORATION nonché della casa di haute couture e bellezza NEREIDES DE BOURBON, decreta la rinascita de L'ÉPOQUE a distanza di 178 anni dalla sua fondazione e ne diventa il nuovo proprietario e caporedattore.
Il 1º maggio dello stesso anno, L'ÉPOQUE conquista l'America con una nuova edizione, L'ÉPOQUE USA con una prima copertina raffigurante la Statua della Libertà, simbolo di amicizia tra la Francia e gli Stati Uniti ma anche simbolo per eccellenza della libertà tanto perseguita dal magazine.
Il 16 maggio del 2023, giorno della nascita del Principe Nereides de Bourbon in Italia, L'ÉPOQUE si estende al mediterraneo con una ulteriore nuova edizione, L'ÉPOQUE ITALIA.
La direzione creativa è affidata all'artista Lello Ammirati, già direttore artistico del gruppo NDB dal 2007 e coproprietario del magazine. Grazie all'utilizzo di una licenza blockchain rilasciata da NDB GROUP e sviluppata da LutinX, L'ÉPOQUE fa i suoi esordi nel Metaverso. L'ÉPOQUE, celebre per la sua lunga storia, diventa così il primo magazine al mondo a servirsi di una blockchain e conquista il podio della stampa internazionale premium grazie al suo carattere storico, innovativo e tecnologico al tempo stesso.
Fedele ai valori liberali del suo primo fondatore, L'ÉPOQUE diventa una nuova fonte di libertà di espressione e ispirazione.
A partire da gennaio 2023, L'ÉPOQUE è una rivista pubblicata da NDB GROUP.
L'ÉPOQUE è presente online con una distribuzione globale.
Riconosciuto come punto di riferimento internazionale di eccellenza tra i leader della stampa premium, L'ÉPOQUE offre un'istantanea della cultura, dello stile di vita e della società contemporanea.
L'EPOQUE tratta argomenti molto selettivi di attualità, cultura, economia, diplomazia, industria, filantropia, arte, moda, lusso, gastronomia ed altro ancora.
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